Il testo è rivolto a quanti discenti si trovano ad abbracciare il settore della progettazione strutturale, ricchi di conoscenza e “poveri” di arte del saper creare. Il testo vuole rappresentare una saldatura tra le nozioni apprese nei corsi di studio universitari e i nuclei fondanti dell’arte del costruire, intesi questi ultimi come saperi essenziali per poter rispondere ai diversi problemi progettuali che si presentano nella pratica costruttiva. Spesso la creazione strutturale è affidata alla verifica numerica di macchinosi calcolatori, annullando così il ruolo fondamentale del progettista che è quello di creatore della forma e del comportamento statico di una struttura. Spero di essere stato di aiuto a quanti con i loro dubbi hanno continuato a cercare risposte in una miriade di manuali sempre più specialistici ma spesso privi di quel collante che rappresenta la unitarietà del sapere.
Quando parliamo di didattica per la persona dobbiamo in particolar modo fare riferimento a quanto riportato dalle linee guida dell'UDL(Universal design for Learning), un quadro di riferimento internazionale per la didattica inclusiva che considera come aspetti importanti la flessibilità e la molteplicità di interventi didattici.
In particolar modo si considerano i seguenti aspetti:
L'UDL è per tutti gli studenti e studentesse: ognuno ha "bisogni" specifici;
Tenere alte le aspettative di apprendimento per tutti e per tutte;
Aiutare tutti a raggiungere il proprio massimo livello di apprendimento possibile
Le modalità d’apprendimento dell’Universal Design for Learning (UDL) consentono di fornire agli studenti gli strumenti necessari per raggiungere gli obiettivi educativi condivisi. L'UDL ha infatti il vantaggio di adattare l'educazione alle esigenze, alle sfide e agli interessi degli studenti, anziché richiedere loro di adattarsi all'insegnamento. Nel modello UDL, la centralità del singolo studente e la personalizzazione del percorso formativo sono i concetti chiave attorno ai quali ruotano i corsi e le attività di apprendimento.
Il modello pedagogico dell’UDL (Universal Design for Learning) si basa su tre principi fondamentali per favorire l'apprendimento degli studenti:
Mezzi di coinvolgimento: spingere gli studenti ad apprendere
Mezzi di rappresentazione: fornire strumenti adeguati ai diversi alunni
Mezzi di espressione: spingere gli studenti a dimostrare quanto appreso
"......il movimento a spirale ……… permette di insegnare qualsiasi problematica a chiunque in ogni età, purché si adegui il materiale da insegnare alla modalità di rappresentazione della realtà di chi apprende….
Jerome Bruner
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“Il problema che molte persone hanno con la matematica scolastica è che non sono mai arrivate a comprenderne il significato: rimane per sempre un gioco astratto di simboli formali.”
Devlin
“Si
accede al rigore assoluto solo eliminando il significato. Ma se si deve scegliere
tra rigore e significato, scelgo quest’ultimo senza esitare”
René
Thom
Bisogna
cercare di “gettare un ponte” tra la “matematica naturale” intuitiva, e quella
“scolastica”, formale, con una didattica laboratoriale e un approccio “sostanziale-significativo”,
per capire meglio anche quello “formale.” (Pellerey, “Progetto RICME”, I).
La matematica di Emma Castelnuovo in Italia: (1936-1979)
"vedere oltre le figure e i numeri"
la matematica di Emma Castelnuovo è una matematica fatta di scoperte, di riflessioni, una matematica che nasce dalla realtà. E' una matematica che stimola la curiosità nel discente, una "matematica che va oltre la matematica". Emma Castelnuovo intuisce che l'apprendimento della matematica deve essere inteso come un processo sperimentale e operativo che va dal concreto all'astratto. Nella didattica di Emma Castelnuovo il lavoro in classe parte dall'osservazione di oggetti concreti, dalla scoperta, il ragazzo è libero di pensare, con il tempo necessario per andare alla "scoperta" di una proprietà sconosciutà prima che gli venga raccontata.
“Oggi come oggi, quello su cui si deve insistere a mio
avviso è la fantasia che occorre per fare il matematico, perché, con i mezzi
formidabili che abbiamo, ci sono tante, a volte troppe, informazioni e bisogna
saperle scegliere, e ci vuole anche il posto per l’intuizione e la fantasia del
matematico”. “Il corso di matematica deve essere influenzato dall’osservazione
della realtà, non solo quella che si vede andando in giro – come le ombre degli
oggetti o le impalcature per la strada – ma anche quella fatta dal materiale,
purché sia semplicissimo, come spago, barrette ecc… [e quando tutto appare
difficile] vuol dire che la matematica si è fatta astratta”.
La matematica nel metodo Singapore Math (1982):
Il metodo Singapore pone il "problem solving" al centro dell'insegnamento, è un veicolo per lo sviluppo e miglioramento delle competenze intellettuali di un individuo. Il concetto fondamentale diventa dunque il "problem solving", la risoluzione di problemi e il ragionamento; i concetti matematici si introducono attraverso tre fasi fondamentali: la fase concreta, la fase pittorica e la fase astratta.
La nascita del nuovo metodo didattico si può comprendere osservando che negli anni 60-70 nei paesi asiatici si riscontravano risultati molto bassi da parte degli allievi e Singapore occupava nella classifica la fascia inferiore. A Singapore cominciò a cambiare qualcosa nella didattica, fino ad arrivare negli anni 90 quando con il consolidamento del metodo Singapore si occupano i primi posti nel mondo.
Da un confronto dei due approcci didattici, uno di Emma Castelnuovo e l'altro di Singapore, possiamo solo dire che in Italia il metodo che usa Singapore sicuramente esisteva già, era il metodo di Emma Castenuovo della scuola di Lombardo Radice; purtroppo il metodo di insegnamento che seguiva Emma Castelnuovo non ha mai contagiato tutti i docenti che hanno in passato mostrato una certa resistenza ai cambiamenti. Oggi davanti ai risultati deludenti dei nostri ragazzi possiamo solo dire che ci sentiamo contagiati da una metodologia che abbandona l'insegnamento del calcolo, del procedimento e della memorizzazione per mettere al centro il problem solving. I ragazzi sono messi in condizione di pensare che davanti ad un problema concreto non esiste a priori la formula risolutiva ma devono costruire la soluzione anche a costo di mettere in discussione quella dei compagni o dell'insegnante stesso.
Testo consigliato: Il Bar Modelling
Autore: Petracca Francesco Luigi, ISBN 9788827593998 StreetLib
Formati disponibili:Epub, Pdf, Kindle