sabato 28 novembre 2015

I GIOCHI MATEMATICI


I giochi accompagnano l'insegnamento della matematica, servono secondo Frà Luca Pacioli (1145-1517 - religioso,economista e matematico brillante dell'inizio del rinascimento) a far sentire il piacere delle proprietà dei numeri agli allievi più tardi, e a far sì che anche a loro resti un buon ricordo dell'insegnante.

A differenza dei problemi "seri", i giochi matematici divertono anche le persone che non capiscono la matematica facendo breccia nelle "menti incolte" su cui non ha presa.

<< Cari colleghi insegnanti: ma perché qualche volta, per controllare quello che i nostri allievi hanno imparato, non fate in classe un’ora di palestra di giochi intelligenti, invece di interrogare? Imparare a giocare, stabilendo e rispettando regole oneste, crea l’abitudine a una convivenza civile molto di più che non lunghe prediche di educazione civica. […] 
Giocare bene significa avere gusto per la precisione, amore per la lingua, capacità di esprimersi con linguaggio non verbale; significa acquisire insieme intuizione e razionalità>>
Lucio Lombardo Radice (1916 – 1982)

...da un gioco matematico nasce spesso lo stimolo a saperne di più e ad approfondire qualche aspetto poco chiaro.
I giochi matematici sono dunque un veicolo per diffondere la bellezza della matematica e la sua utilità al dì fuori di confini delle aule scolastiche.

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