venerdì 28 aprile 2017

Quale istruzione in una società "Liquida"?

"Agisci sempre in modo da accrescere il numero di possibilità di scelta"(Heinz Von Foerster)
Bauman e l'istruzione post-moderna
III Livello:"dimenticanza cognitiva, lavoro precario, vissuti fluttuanti"

Il sociologo Bauman definisce "liquida" la condizione di precarietà che sta vivendo l'essere umano in quest'ultimo ventennio.
Possiamo individuare come sintomi di una condizione liquida:
  • la situazione di precarietà in cui le situazioni "mutano" prima di aver consolidato le conoscenze
  • il continuo cambiamento/trasformazione
  • l'essere sempre a tempo per non rimanere indietro
  • la vità "liquida" vista come successione di nuovi inizi

Le abilità acquisite attraverso la formazione si rilevano non più adatte e poco  spendibili. Un tempo, ha spiegato il sociologo, "l'insegnante aveva il ruolo di guida dei giovani alunni cui indicava la via da seguire, le cose da apprendere e cosa era necessario fare. Tutte queste idee non funzionano più nei tempi moderni. Gli sforzi del settore educativo spesso paiono inutili a dare risposte alla società contemporanea - ha proseguito -. Siamo tutti dipendenti dai computer e dalle informazioni. Ad esempio ci sono più informazioni in una copia del New York Times che in tutte le lezioni dei professori e dei filosofi mai esistiti. Google comanda, fornisce miliardi di risultati con informazioni. Siamo inondati di informazioni che spesso vengono distribuite sotto forma di 'intrattenimento': 24 ore al giorno, 7 giorni su 7 ne veniamo bombardati".

Secondo Bauman i tradizionali sistemi di insegnamento sono ormai giunti al termine; l'insegnante ha perso autorevolezza e il ruolo di selettore di informazioni per trasmettere conoscenze. I veri concorrenti degli insegnanti oggi sono i media e i social media.
L'istruzione deve dotare i giovani di quelle "skills" richieste oggi dal mercato. Secondo Bauman l'unica risposta è passare seriamente all'idea di una formazione costante per tutto l'arco della vita. L'istruzione deve abbandonare qualsiasi idea di stabilità e farsi più flessibile, allineandosi ai cambiamenti e alle variabilità di una realtà in cui nulla può essere fatto con certezza di risultato. Il sociologo polacco ricorda che «l’insegnante deve assumere un nuovo ruolo, aiutando i propri discenti a gestire la complessità informativa, tipica della postmodernità». 
Al docente, dunque, spetta oggi il compito di "far luce", fornendo agli studenti gli strumenti cognitivi adatti ad orientarsi e a riconoscere, nella sovrabbondante offerta, le informazioni rilevanti e affidabili. Per questo motivo, il lifelong learning diventa l’unica strategia per educare le nuove generazioniu in una società in continuo cambiamento.

"Il successo nella vita di uomini e donne post-moderni dipende dalla velocità con cui riescono a sbarazzarsi delle vecchie abitudini....La cosa migliore è non costruire modelli"

Possiamo concludere dicendo che in questo cambiamento  è più adatto a vivere in uno stato liquido chi riesce meglio a cambiare ed adattarsi, chi sviluppa certezze momentanee e provvisorie, chi non approfondisce nessuna conoscenza specifica.